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Introduzione 
L'isolamento acustico in edilizia e urbanistica sta assumendo sempre
maggiore importanza vista l'esigenza di protezione dalle crescenti fonti di
rumore e i danni provocati.
Secondo la legge quadro n. 447 del 26 ottobre 1995 l'inquinamento acustico è
l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da
provocare:
- fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane,
- pericolo per la salute umana,
- deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti,
dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno tale da interferire con le
legittime fruizioni degli ambienti stessi.
Un’indagine Eurobarometro sull’ambiente del 1995, riportata nel Libro
Verde, definisce il rumore come la quinta fonte di preoccupazione per l’ambiente
locale dopo il traffico, l’inquinamento atmosferico, la salvaguardia del
paesaggio, la gestione dei rifiuti, ma l’unica per la quale vi è stato un
aumento di proteste da parte del pubblico dal 1992.
Altri studi stimano che il 20% circa della popolazione dell’Unione
(circa 80 milioni di persone) è esposta a rumori diurni continuati in ambiente
esterno, dovuti principalmente al traffico, che superano il livello di 65 dB(A),
considerato come un limite di tollerabilità per gli individui; mentre altri 170
milioni (oltre il 40%) sono esposti a livelli di rumore compresi tra 55 e 65
dB(A), considerato quale valore di attenzione per cui si possono manifestare
seri disturbi nel periodo diurno.
L’inquinamento acustico è stato trascurato negli anni in quanto
giudicato meno importante di altre problematiche ambientali quali l’inquinamento
atmosferico, l’inquinamento delle acque, la gestione dei rifiuti. Inoltre, è
stato sempre considerato un problema di natura prettamente locale, nei confronti
del quale c’è una diversa sensibilità da paese a paese della Comunità
Europea, ma anche da regione a regione d’Italia, in funzione della cultura,
delle abitudini di vita, ecc.
Un altro fattore che ha generalmente portato a sottovalutare questo
problema è dovuto alla natura degli effetti dell’inquinamento da rumore, che
sono poco evidenti, subdoli, non eclatanti, come invece accade per le
conseguenze di altre forme di inquinamento ambientale.
Recenti sondaggi confermano che il rumore è fra le principali cause del
peggioramento della qualità della vita nelle città. In particolare, seppure la
tendenza in ambito comunitario negli ultimi 15 anni mostri una diminuzione dei
livelli di rumore più alti nelle zone più a rischio, contestualmente si è
verificato un ampliamento delle zone con livelli definiti di attenzione,
chiamate “zone grigie”, che ha comportato un aumento della popolazione
esposta, annullando conseguentemente i benefici ottenuti in quelle aree a
maggior inquinamento.
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