Piano Classificazione Acustica
Uno strumento di pianificazione, prevenzione e risanamento
dello sviluppo urbanistico, commerciale, artigianale ed industriale che deve
necessariamente integrarsi con i strumenti urbanistici vigenti.
Il Piano di Classificazione Acustica

La Legge quadro sull’inquinamento acustico
(Legge n. 447/1995)
stabilisce l’obbligo per tutti i Comuni di predisporre la classificazione del
territorio, cioè la suddivisione del territorio in particelle omogenee riferite
alle classi di destinazione d’uso alle quali vengono associati valori limiti del
rumore. Lo scopo è di salvaguardare le zone territoriali non inquinate e
risanare e bonificare quelle acusticamente compromesse.
La Regione Veneto ha dato attuazione
alla legge quadro nazionale con la Legge Regionale 10 maggio 1999, n.21 (Norme in materia di inquinamento
acustico), mentre con la precedente D.G.R. 4313 /93, sono stati
fissati i Criteri orientativi per le amministrazioni comunali del Veneto nella
suddivisione dei rispettivi territori secondo le classi previste nella tab. 1
allegata al DPCM 1 marzo 1991: Limiti massimi di esposizione al rumore negli
ambienti abitativi e nell'ambiente esterno.
L’art.3, comma 1 della La
L.R . n. 21/99, stabilisce che i comuni che alla data di entrata in vigore della
legge non hanno ancora adottato i piani di classificazione acustica ai sensi del
decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1 marzo 1991, devono
provvedervi entro sei mesi.
La D.G.R. 4313
/93 è stata utilizzata per la stesura dei Piani Acustici dei Comuni veneti non
avendo la Regione definito altri criteri come richiesto dall'art. 4 della Legge n.
447/1995 e dall'art. 3 della stessa L.R. 21/99.
Alla data novembre
2007, il 75% dei Comuni della Provincia di Belluno ha provveduto ad
adottare o approvare il PCA.
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